La Torre del Salto d’Angiò

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La Torre del Salto d’Angiò, nota anche col nome “a Turri” così come chiamata in gergo popolare, è situata a circa 12 km da Aragona, nella provincia di Agrigento.

La struttura è di forma rettangolare, inglobata in un casale del XVIII secolo, ed è divisa su tre livelli, di cui il primo e il terzo presentano finestre bifore a tutto sesto, mentre il secondo ha finestre monofore a sesto acuto.
La sua imponente mole si erge al centro di tre cortili, dove un tempo si trovavano gli ambienti della masseria.

La Torre del Salto d’Angiò è posizionata nel punto d’incontro di tre feudi: Diesi, Cantarella e Muxarello e si affaccia sul territorio di questi ultimi due. Nel periodo fra il XIII e il XIV secolo questi due feudi erano uniti in un unico feudo: il Muxaro.

A Turri nel corso dei secoli ha subito molte trasformazioni ed è tutt’oggi una struttura dal fascino particolare, grazie anche al paesaggio incantevole e solitario in cui si trova.

La Torre Salto d'Angiò

A Turri: cenni storici

In base ad alcuni cenni storici nel 1200, Federico II donò al vescovo Ursone il castello di Minzar (in arabo “El Minzar” significa panorama) e il casale di Muxaro con tutti i suoi territori.

Alla morte del vescovo, il re ordinò ai canonici agrigentini di nominare Raimondo D’Aquaviva quale successore dei beni.

Intorno al 1300 il vescovo Bertoldo donò il casale a Francesco da Todi, che preferì cedere i terreni a Giovanni di Chiaramonte, in cambio del castello di Morgidiar.

Alla morte dell’ultimo erede della Famiglia Chiaramonte, tutti i loro beni furono confiscati e donati dal Re Martino a Filippo de Merino.

Verso il 1750, gran parte dei feudi di Muxarello e Cantarella divennero proprietà della famiglia Morreale.

Nel 1848 Giuseppe II Morreale fece edificare nuove parti intorno alla Torre.